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Vacanze per disabili: quali sono le mete migliori

La sfida del turismo accessibile è quantomai importante in un momento storico come questo. In un mondo cambiato, in cui si mettono sempre più al centro i diritti del cittadino, in ossequio al secondo comma dell’art. 3 della Costituzione per cui la Repubblica si impegna a rimuovere gli ostacoli che impediscono la parità fra i cittadini, anche la possibilità di viaggiare e trascorrere le vacanze può e deve essere alla portata di tutti.

Motivo per cui si ritiene di primaria importanza permettere a tutti i viaggiatori, anche quelli diversamente abili, di usufruire dei luoghi di vacanza preferiti.  E che il viaggio non sia invece limitante e degradante perché non si permette a chi ha avuto da affrontare delle difficoltà di salute nella vita e che quindi ha dovuto portare con sé, oltre al carico che portiamo dietro ognuno di noi, anche un peso in più, per via della sua disabilità.

Requisiti di accessibilità

È proprio in questo contesto che collochiamo il concetto di Turismo accessibile: un modo di intendere il viaggio e le vacanze sempre più inclusivo, che permetta davvero a tutti di fruire delle bellezze che il mondo ha da offrire (dalla più frivola a quella più mastodontica) senza limitazioni di alcun tipo.

Per turismo accessibile non si deve intendere solo l’abbattimento delle barriere architettoniche al fine di consentire anche a chi ha difficoltà motorie, di accedere ai luoghi da visitare. Questo dovrebbe essere davvero il minimo sindacale.

Requisiti da rispettare per vacanze accessibili

Parliamo di tutta una serie di requisiti che la meta di viaggio dovrebbe soddisfare per permettere a tutti di accedervi. Fra questi riportiamo:

  • Facilità di accesso ai servizi, al mare, ai parchi pubblici, alle strutture pubbliche e private
  • Assenza di barriere architettoniche, sensoriali e culturali
  • Presenza di aree parcheggio apposite per disabili o donne incinte
  • Attività di ristorazione con personale competente e preparato su patologie di origine alimentare

Dunque anche chi abbia disabilità sensoriale, dunque alla vista o all’udito, esigenze alimentari specifiche come celiachia, intolleranze, allergie, problematiche relative al diabete, eccetera.

L’Italia presenta la bellezza di 58 siti Unesco e il nostro Paese, un po’ per conformazione geografica e morfologica, un po’ per poca conoscenza del tema, non sempre, anzi purtroppo poco spesso offre soluzioni a regola d’arte per la risoluzione di problemi di accessibilità.

Quali sono le mete Europee più accessibili?

Barcellona è una città splendida, meta quasi obbligata per chi si reca in Spagna. Sia per delle vacanze di mare e relax, infatti presenta spiagge meravigliose dove è possibile trovare volontari che offrono assistenza ai disabili durante l’estate.
Ma anche per delle vacanze dal gusto storico, culturale e artistico. Una meta, dunque, imperdibile e che merita un plauso per l’attenzione alla disabilità.

Una meta sicuramente più impegnativa, che richiede spirito di avventura, amore per la natura e – soprattutto – resistenza ai climi rigidi potrebbe essere Tromsø in Norvegia.

Uno spettacolo da ammirare senza dubbi è quello dei celebri fiordi norvegesi. Vi consigliamo, se intendete recarvi lì, di approfondire anche la mitologia e le leggende del popolo norvegese. L’esperienza che ne trarrete sarà ancora più magica.
Ovviamente, dulcis in fundo, sarà possibile vedere l’aurora boreale e vivere un momento più unico che raro.

Vi consigliamo di visitare la città nei mesi autunnali di Settembre – Ottobre o verso la fine dell’inverno fra Febbraio e Marzo, proprio per la presenza dell’aurora boreale.

Segue una lista di mete italiane consigliate per le vacanze con un disabile:

  • Milano, vincitrice anche di un premio, durante gli Access City Awards del 2015
  • Alessandria
  • Asti
  • Il Salento, con il progetto multimedia di Access Salento
  • Padova
  • Pavia
  • Roma, che ha inaugurato la Roma Mobile Guide, con percorsi personalizzati secondo le proprie esigenze
  • Bologna, il cui comune ha proposto tre initerari di turismo accessibile chiamati “Una Bologna per tutti
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