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Curiosità sulla Reggia di Caserta che non dovresti lasciarti sfuggire

La Reggia di Caserta è tra le attrazioni più conosciute in Italia, la cui costruzione risale al XVIII secolo. Si tratta di una struttura imponente realizzata in stile barocco e neoclassico.

In questo articolo cercheremo di capire quali sono le principali curiosità sulla Reggia di Caserta che non dovresti lasciarti sfuggire.

Breve storia della Reggia di Caserta

L’inizio della progettazione della Reggia ebbe luogo nel 1751, quando Carlo di Borbone acquistò dalla famiglia Caetani un feudo situato a pochi chilometri dal centro di Caserta. La villa, fino ad allora, era completamente disabitata e ridotta in pessime condizioni.

Tuttavia, era posta in un luogo strategico, lontano dal Vesuvio e dagli attacchi dei pirati. Per questo motivo fu scelta dal re come sede del nuovo centro amministrativo del regno.

Come architetto per la costruzione fu scelto Luigi Vanvitelli. All’inizio dei lavori, avviati il giorno del compleanno del re, 20 gennaio 1752, l’architetto napoletano pose la seconda pietra con sopra inciso la seguente scritta:

«Rimanga questo palazzo, questa soglia e la progenie del Borbone, finché questa pietra per propria forza ritorni in cielo»

Per la realizzazione della struttura furono impiegati in totale oltre 2000 persone, tra operai e schiavi. I lavori presguirono senza particolari intoppi fino al 1764, anno in cui, a causa dello scoppio di un’epidemia di colera, subirono un rallentamento.

Ulteriori problemi si ebbero nel 1773 a seguito della morte di Luigi Vanvitelli. La gestione dei lavori a questo punto passò nelle mani di Carlo Vanvitelli, figlio dell’architetto. Solo nel 1789 la Reggia, pur non essendo completamente pronta, iniziò ad essere abitata. L’opera verrà terminata definitivamente nel 1845, quasi un secolo dopo l’avvio del progetto. La storia della Reggia è ricca di curiosità e aneddoti, che adesso andremo a conoscere nello specifico.

Il ponte più lungo del mondo

Per la realizzazione della Reggia furono impiegati i migliori ingegneri del regno. Molti di loro si impegnarono nel trovare un sistema per far arrivare l’acqua nella struttura. A tal proposito venne ideato l’acquedotto carlino con i ponti della valle Maddalena. Si tratta di un’opera raffinata e complessa, realizzata in più di 16 anni. Grazie ai suoi 529 metri di lunghezza e ad un’altezza di circa 56 metri, il ponte era all’epoca il più lungo al mondo. Nel 1997 è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO.

Il primo bidet in Italia

È ormai nota la storia dei piemontesi che quando arrivarono in Italia e videro per la prima volta un bidet, lo descrissero come “uno strano oggetto a forma di chitarra”. In effetti, il bidet venne fatto installare per la prima volta in Italia proprio dai Borbone e in particolare dalla moglie di Ferdinando IV, Maria Carolina  d’Asburgo-Lorena, la quale ne chiese il montaggio nel proprio bagno all’interno della Reggia.

Il primo ascensore in Italia

Un ulteriore primato associato alla Reggia di Caserta è la realizzazione del primo ascensore italiano: nel 1844, grazie all’architetto Gaetano Genovese, venne fatta costruire una “sedia volante”, ovvero una sedia in legno che funzionava tramite un meccanismo azionato a braccia. Su di essa furono poste anche delle lancette per indicare i diversi piani della struttura.

La via diretta verso Napoli

Tra le tante richieste di re Carlo III vi era anche quella di far costruire una lunga via che, partendo dal Viale Carlo III, arrivasse fino a Napoli, in maniera tale da avere una strada rapida e sicura per accedere alla capitale del regno. Nonostante le migliaia di persone impiegate per realizzarla, la via non fu mai completata.

La Reggia di Caserta come set cinematografico

La bellezza della struttura ha reso la Reggia un set cinematografico privilegiato, scelto dai più grandi registi del mondo. Nel corso degli anni infatti ha prestato la scena a film che sono entrati a far parte della storia del cinema mondiale, come ad esempio i due episodi della saga di Star Wars, la minaccia fantasma e l’attacco dei cloni. In particolare gli interni della struttura sono stati utilizzati come ambientazione del palazzo della regina di Naboo.

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Curiosità
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