Ritorna il mitico VWT1 il pulmino Volkswagen più amato di sempre che ha conquistato intere generazioni ed ha messo in moto i sogni di chi lo guidava.Il Volswagen bus o meglio conosciuto anche con il nome Bulli è il furgone più desiderato dai giovani di tutto il mondo, il suo stile, la sua linea la sua capacità di trasportare qualsiasi cosa, faceva di questo un mezzo veramente formidabile e ricco di personalità
La nascita
Correva l’anno 1956, precisamente l’8 marzo, quando il primo Transporter uscì dallo stabilimento Volkswagen di Hannover, esso fu costruito proprio per produrre il Bulli nelle sue diverse varianti, da quella furgonata più adatta al lavoro a quelle per il trasporto delle persone e il tempo libero. Il Bulli, in un primo momento venne costruito per trasportare merci poi fu perfezionato permettendo così di trasportare anche persone. Per la prima volta ad un gruppo di individui era permesso di viaggiare tutti assieme, questo furgone trasformava l’esigenza di muoversi in gruppo in qualcosa non più di utopico ma bensì di concreto, persone dunque con una meta comune da raggiungere, spinti dal desiderio di viaggiare insieme per affrontare le avventure che solo un tour in bus può regalare.Per questo motivo i giovani iniziarono ad amarlo fin da subito e chiunque avesse 18 anni e una patente non poteva che volersi mettere alla guida di un bulli.
La prima versione con motore da 1.100 cc e potenza di (appena) 24 CV. era stata prodotta già a partire dal 1950 a Wolfsburg. Il successo di questo mezzo fu tale che già nel 1954 si era arrivata a raggiungere la produzione del milionesimo esemplare, con una media di 80 modelli al giorno a fronte di una richiesta di 330.Questa richiesta così ampia permise la nascita dell’impianto di Hannover nel quale furono prodotti circa 9 milioni e mezzo di esemplari e fino al 26 giugno 2016, si tengono celebrazioni, mostre e visite guidate alla scoperta della storia del VW Bulli. Insomma un vero luogo di culto per gli amanti di questo straordinario mezzo di trasporto senza tempo.
Dopo un boom nella sua produzione avvenuto in tutti gli anni 70 del 900 che ha visto il bulli come il vero protagonista nel mondo dei trasporti, man mano col passare del tempo le cose hanno iniziato a cambiare, esso è diventato un mezzo non tanto da viaggio ma per collezionisti, il bulli si ritaglia così un posto d’elite nel mercato dei motori e da mezzo di massa diventa mezzo per pochi.
Nel 2011 avviene però una scossa, la filiale olandese della Volsvagen decide di importare nuovamente dal Brasile l’originale T2 con un motore più moderno (un 1.4 da 80Cv), con gli allestimenti del caso come il divano letto, il tavolino e persino il piano cottura il lavello le tendine per la privacy, insomma un ritorno in grande stile dal retrogusto vintage ma con una certa dose di innovazione in fatto di potenza del motore.
Il futuro del Bulli
Attualmente se si pensa al futuro del bulli non si può non parlare della sua evoluzione che ben presto vedremo su strada. Si chiama Budd-e, ovvero una versione ecologica del Bulli e che avrà diverse caratteristiche tra cui due motori elettrici, forme più generose e tanto altro ancora.
Quando lo vedremo questo Budd-e? Non prima del 2019: il mondo dei motori elettrici è in piena e veloce evoluzione,non ci resta dunque che aspettare, sicuramente ne varrà la pena.